Premetto che si tratta di un piatto particolare..molto calabrese..e che io l'ho mangiato solo tre volte, la prima, cucinato da mia nonna in quel di Calabria, la seconda, cucinato da mia mamma con le provviste stile profughi che ogni bravo emigrante porta con sè quando rientra al Nord, dopo un periodo al Sud, e la terza, cucinato da me con le stesse provviste di cui sopra..
I miei mi hanno portato le trippicelle su esplicita richiesta, perchè le ricordavo vagamente e avevo voglia di assaggiarle nuovamente..e volevo provare a cucinarle anche, con la ricetta di mia nonna, che preparava questi involtini ripieni di mollica e formaggio e cotti in un sughetto leggero di pomodoro..ricordo che quella volta non li apprezzai molto..il sapore era buonissimo ma la consistenza particolare, quasi gelatinosa, non mi convinse affatto...
Ora, con le trippicelle sul tavolo, già ben pulite dalla mia mamma (santa pazienza che solo una madre può avere), vado a fare un giro sul web per valutare altre ricette e cosa scopro?? che le trippicelle sono un piatto prelibato e che i più grandi chef si dilettano a cucinarle nelle maniere più fantasiose..
ma sta a vedere che sono io che non ci capisco niente??!! del resto non sarebbe la prima volta..anche la trippa classica, decantata dai più, è e resta per me inavvicinabile...proprio non ce la faccio..
Insomma, con questa nuova consapevolezza gourmande mi accingo a prepararle..le trippicelle che hanno portato i miei sono bellissime, bianche e sufficientemente grandi..decido quindi di seguire (quasi) la ricetta della tradizione (di famiglia) e di prepararle (più o meno) come faceva mia nonna...
Per me e la Dolce Metà ho utilizzato:
- sei trippicelle
- pane raffermo
- uno spicchi di aglio
- prezzemolo
- grana padano
- uno scalogno
- un barattolo di pomodorini ciliegini pelati
- capperi sotto sale
- olive di Gaeta
- sale macinato al momento
- pepe nero di mulinello
- olio evo
- un pizzico di peperoncino rosso a piacere
Preparate il sugo: tritate lo scalogno, fatelo soffriggere leggermente con tre cucchiai di olio evo ed aggiungete i pomodorini; lasciate insaporire per un paio di minuti, poi mettete i capperi dissalati, le olive nere ed il peperoncino a piacere, regolate di sale e lasciate cuocere per una ventina di minuti, aggiungendo poca acqua calda se la salsa si asciuga troppo.
Nel frattempo preparate la panatura per riempire gli involtini..eliminate la crosta dal pane, tritate la mollica con il prezzemolo, il grana padano e lo spicchio di aglio, aggiungete un pochino di sale.
Allargate le trippicelle su un tagliere o un piano pulito, salatele e pepatele, e cospargetele con la mollica preparata...arrotolate poi le trippicelle su loro stesse utilizzando dello spago da cucina per chiuderle ad involtino..
Tuffate gli involtini nella salsa e lasciateli cuocere per circa quindici minuti, valutando la consistenza con un forchetta...
E dopo tanta fatica alla fine, lo volete sapere?? mi ricordavo bene...sugo buossimo, mollica saporitissima ma per me che non amo la trippa...NON VANNO BENE!!!