venerdì 1 marzo 2013

Le trippicelle..ovvero la trippa di stoccafisso - come involtino -

Premetto che si tratta di un piatto particolare..molto calabrese..e che io l'ho mangiato solo tre volte, la prima, cucinato da mia nonna in quel di Calabria, la seconda, cucinato da mia mamma con le provviste stile profughi che ogni bravo emigrante porta con sè quando rientra al Nord, dopo un periodo al Sud, e la terza, cucinato da me con le stesse provviste di cui sopra..

I miei mi hanno portato le trippicelle su esplicita richiesta, perchè le ricordavo vagamente e avevo voglia di assaggiarle nuovamente..e volevo provare a cucinarle anche, con la ricetta di mia nonna, che preparava questi involtini ripieni di mollica e formaggio e cotti in un sughetto leggero di pomodoro..ricordo che quella volta non li apprezzai molto..il sapore era buonissimo ma la consistenza particolare, quasi gelatinosa, non mi convinse affatto...

Ora, con le trippicelle sul tavolo, già ben pulite dalla mia mamma (santa pazienza che solo una madre può avere), vado a fare un giro sul web per valutare altre ricette e cosa scopro?? che le trippicelle sono un piatto prelibato e che i più grandi chef si dilettano a cucinarle nelle maniere più fantasiose..
ma sta a vedere che sono io che non ci capisco niente??!! del resto non sarebbe la prima volta..anche la trippa classica, decantata dai più, è e resta per me inavvicinabile...proprio non ce la faccio..

Insomma, con questa nuova consapevolezza gourmande mi accingo a prepararle..le trippicelle che hanno portato i miei sono bellissime, bianche e sufficientemente grandi..decido quindi di seguire (quasi) la ricetta della tradizione (di famiglia) e di prepararle (più o meno) come faceva mia nonna...

Per me e la Dolce Metà ho utilizzato:

  • sei trippicelle
  • pane raffermo 
  • uno spicchi di aglio
  • prezzemolo
  • grana padano
  • uno scalogno
  • un barattolo di pomodorini ciliegini pelati
  • capperi sotto sale 
  • olive di Gaeta
  • sale macinato al momento
  • pepe nero di mulinello
  • olio evo
  • un pizzico di peperoncino rosso a piacere
Preparate il sugo:  tritate lo scalogno, fatelo soffriggere leggermente con tre cucchiai di olio evo ed aggiungete i pomodorini; lasciate insaporire per un paio di minuti, poi mettete i capperi dissalati, le olive nere ed il peperoncino a piacere, regolate di sale e lasciate cuocere per una ventina di minuti, aggiungendo poca acqua calda se la salsa si asciuga troppo.

Nel frattempo preparate la panatura per riempire gli involtini..eliminate la crosta dal pane, tritate la mollica con il prezzemolo, il grana padano e lo spicchio di aglio, aggiungete un pochino di sale.

Allargate le trippicelle su un tagliere o un piano pulito, salatele e pepatele, e cospargetele con la mollica preparata...arrotolate poi le trippicelle su loro stesse utilizzando dello spago da cucina per chiuderle ad involtino..

Tuffate gli involtini nella salsa e lasciateli cuocere per circa quindici minuti, valutando la consistenza con un forchetta...



E dopo tanta fatica alla fine, lo volete sapere?? mi ricordavo bene...sugo buossimo, mollica saporitissima ma per me che non amo la trippa...NON VANNO BENE!!!

venerdì 22 febbraio 2013

Peperoni ripieni con brandade di baccalà. .e per la serie a volte ritornano

eccomi qua di nuovo..dopo moltissimo tempo..e non perchè nel frattempo la mia voglia di cucinare sia diminuita, o perchè io non abbia cucinato..ma chi lo sa, ho avuto bisogno di prendere le distanze dal blog ed in qualche modo l'entusiasmo è andato scemando..
ma poichè la cucina è per me una passione vera..un amore profondo..e "quel che c'è in fondo al cuore non muore mai"..per citare Eros..già da un po' pensavo di riprendere a scrivere, e così...

volevo preparare questa ricetta da un po'..avevo appositamente congelato dei peperoni estivi per cucinarli così..già sapete del mio amore per il baccalà..e l'idea di cucinarlo con i peperoni arriva dritta dritta dai ricordi delle mie estati in Calabria, quando mia nonna preparava per tutti il baccalà lesso, da accompagnare appunto con i peperoni, arrostiti rigorosamente sul piccolo braciere fuori dal balcone..
la scorsa primavera poi in Andalusia ho avuto il piacere di assaggiare una tapa buonissima..peperoni ripieni di baccalà..e da lì l'idea ha preso forma...
la ricetta è di facile esecuzione..per me e la Dolce Metà ho utilizzato:

  • sei peperoni tondi, precedentemente svuotati
  • un filetto di baccalà già ammollato
  • vino bianco
  • latte parzialmente scremato
  • aglio
  • alloro
  • pepe in grani 
  • olio evo 
  • sale
per la brandade di baccalà: lessate il filetto di baccalà in poca acqua, a cui avrete aggiunto mezzo bicchiere di vino bianco, una foglia di alloro, uno spicchio di aglio e mezzo cucchiaio di pepe nero in grani.
Fate sobbollire per cinque minuti, poi spegnete e lasciate raffreddare il pesce nell'acqua di cottura.
Eliminate completamente la pelle e le lische e sfaldate il baccalà con le dita.
Mettete in un tegame quattro cucchiai di olio evo e uno spicchio di aglio schiacciato. Lasciate imbiondire, aggiungete il baccalà e fate soffriggere. Aggiungete un bicchiere di latte e lavorate il baccalà con la frusta per amalgamare bene. Mettete un secondo bicchiere e continuate a mescolare, sino a quando avrete ottenuto un composto spumoso...
(n.b. potete utilizzare della panna insieme al latte e montare il composto con lo sbattitore elettrico, aggiungendo altro olio evo...io mi sono voluta mantenere sul leggero..potete utilizzare inoltre il mixer o le pale di plastica per impastare..velocizza notevolmente il processo..ma in realtà la ricetta vorrebbe che il baccalà fosse sminuzzato e montato e non frullato..voi fate i vari tentativi e sappiatemi dire..io sono arrivata alla conclusione che il risultato migliore si ottiene utilizzando metà latte e metà panna fresca, e montando il tutto con le fruste elettriche, ma fatemi sapere..)

a questo punto si possono riempire i peperoni...salateli leggermente, riempite la sac a poche e procedete a farcire..
infornate a 180° per una ventina di minuti, o cmunque sino a che i peperoni non sono morbidi alla "prova forchetta"


Questa ricettina la dedico ad Antonio...forse il mio piu  grande fan..che moltissime volte mi ha spronato a scrivere..e alla mia nonna..

Questi blog mi piacciono proprio tanto...